La magia del Natale
La magia del Natale

La magia del Natale

Un’altra guerra ci è stata apparecchiata sullo scacchiere mondiale.
Come se quelle che si combattono ogni giorno in ogni angolo del mondo e tra le nostre strade non fossero abbastanza.
E mentre noi restiamo a vedere tutto cio’ come ipnotizzati da dietro le finestre delle nostre, ancora per poco, sicure case, ci prepariamo a vivere l’atmosfera di un altro Magico Natale.



ARTICOLO ANCHE IN FORMATO AUDIO

E anche quest’anno è arrivato Natale.
Un Natale un po’ diverso da quello che ricordavo di quando ero bambino.
Ma e’ pur sempre Natale!
Un Natale senza albero di Natale, perché gli alberi, tutti, non solo gli abeti, sono diventati una rarità. Sono stati in parte abbattuti per fare posto alle nuovissime antenne 10G, e anche per permettere la costruzione delle nuove centrali elettriche 100% green che hanno bisogno di ettari e ettari di terreno intorno, tutti piastrellati di pannelli fotovoltaici che le alimentano.
Un vero spettacolo queste distese di pannelli che riflettono la luce solare.
Tra l’altro gli alberi intralciavano, con le loro foglie, il propagarsi delle onde elettromagnetiche e facevano anche ombra ai pannelli, che, come tutti sanno, è uno dei peggiori nemici di qualsiasi impianto fotovoltaico.
Senza queste innovative centrali non potremmo avere luce e calore gratuito per i nostri nuovi loculi abitativi di ben 25 metri quadrati, donatici dal nuovo governo arcobaleno appena nominato da WEF e OMS.


In questi splendi loculi abbiamo tutte le comodità: oltre all’arredamento Ikea nuovissimo, rigorosamente green e riciclabile al 100%, che puoi smontare e rimontare a piacimento per poter modificare la disposizione dei mobili come e quando vuoi, abbiamo un televisore 12K tridimensionale a doppia visione, che puoi vedere davanti e dietro, senza schermo, che scende direttamente dal soffitto, e funge anche da computer e telefono; un tritatutto, che gestisce e diversifica la spazzatura dopo averla sminuzzata, e perfino un immortalizzatore, per sintetizzare le cellule nude, rigorosamente acquistate on line su Amazon a prezzi scontatissimi, e poter cosi’ preparare a domicilio i nostri piatti sintetici di ogni genere.
Se me lo permetteranno, questo Natale, vorrei provare a sintetizzare un bel panettone. Forse non avrà il sapore di quello che mangiavo da bambino, ma mi basterebbe riprodurne il profumo. L’altra sera a Mastechef hanno fatto vedere come ricrearne la forma e il colore, e io ho preso appunti proprio per questo.
L’anno scorso, proprio in questo periodo, mi e’ stata regalata da Babbo Natale una versione aggiornata di Alexa con la voce e il tono di voce della mia povera moglie. Purtroppo lei se n’e’ andata, come molti altri, una notte di circa dieci anni fa. Come sapete, e’ possibile oggi utilizzare la tecnologia 10G per iniettare medicinali a distanza, istantaneamente, sulle persone. All’epoca, purtroppo, c’era ancora la vecchia e obsoleta 5G, e ancora parecchi alberi che ne disturbavano le trasmissioni.
Forse qualcuno sbagliò le dosi da inoculare, cosi’ la mia vecchietta, e molti altri, non si svegliarono quella mattina.
Naturalmente al responsabile di allora fu imposta l’eutanasia statale: non avrebbe potuto più vivere una vita degna di questo nome con tale rimorso sulla coscienza.
E oggi, grazie allo splendido regalo dello scorso anno, posso riascoltare la splendida voce di mia moglie darmi il buon giorno e la buona notte, e magari indicarmi qualche buona ricetta, come allora.
Chissà quali doni ci porterà Babbo Natale quest’anno.


Ricordo che l’unico anno in cui non portò i regali fu proprio quello successivo all’incidente che causò il fine vita di qualche centinaio di migliaia di persone in tutta la nostra Eurasia.
Qualche stupido osò ipotizzare che l’errore fu causato anche dall’uso di vecchie sostanze risalenti alle scorte rimaste inutilizzate dell’anno 2023.
Queste fake news causarono il blocco e la chiusura di diversi social network ancora funzionanti, e la sospensione della distribuzione dei buoni sociali, naturalmente anche dei regali di Natale.
Mi ricordo bene che quell’anno, il governo di allora, non fece neppure nevicare.
Il nostro Babbo Natale è un avatar digitale e androgino, senza barba, che sapeva troppo di vecchio “patriarcato”, che viene trasmesso a reti unificate la sera della vigilia. In quella sera estrae da un’urna i QRCode dei cittadini che meglio si sono comportati in quell’anno, e successivamente abbina a ogni code i prodotti che generosamente vengono messi a disposizione da ogni sponsor della trasmissione. E sono tutti premi meravigliosi: dagli abiti griffati dei più rinomati influencer, e che cambiano colore a seconda dell’umore di chi li indossa, agli abbonamenti per le PayTv, dagli sconti sulle operazioni per cambiare genere, non solo per minori, alle sedute gratuite dallo psicologo.
I miei vicini di loculo, l’anno scorso, hanno ottenuto un buono per una “maternità surrogata responsabile”, che loro, dimostrando una reale bontà d’animo e senso civico, hanno girato alla figlia genderfluid del custode del nostro condominio di loculi, che potrà utilizzarlo quando vorrà, una volta che terminato il corso di “educazione affettiva” che gli/le permetterà di affrontare, in tutta serenità, la sua maternità/paternità.
A Natale, si sa, si ricorda la nascita di un bambino speciale, e oggi, in questo tempo di luce radiosa per la scienza, nascono solo bambini speciali, autorizzati dal governo Euroasiatico. Io e mia moglie non abbiamo avuto figli perché, quando siamo andati a chiedere l’autorizzazione per poter concepire al Comitato Tecnico Scientifico della nostra città, dalle analisi effettuate risulto’ che c’era un 5% di possibilità oltre la media, che l’eventuale progenie potesse soffrire di patologie quali orecchioni e presbiopia, a causa delle mutazioni genetiche che, all’epoca, non erano ancora in atto. Oggi tutte le coppie che vanno a formarsi, se autorizzate al concepimento, possono avere almeno un figlio, e del tutto sicuro sotto l’aspetto sanitario.
Molto probabilmente questo Natale sarà l’ultimo per me.


A ottobre del prossimo anno, avrò superato gli anni concessi dalle autorità di calcolo antropologico/pensionistico che stabiliscono a quanti anni di vita si ha diritto, una volta cessata l’attività lavorativa; calcolo che viene effettuato in base al numero di lavoratori che alimentano le casse pensionistiche statali. Io sono stato molto fortunato perché ai miei tempi nascevano tanti bambini, che sarebbero poi diventati tanti lavoratori, e quindi ho avuto diritto a una dotazione extra di anni a disposizione.
Oggi, a causa del traguardo di “zero emissioni” non ancora raggiunto, vengono date poche autorizzazioni per le nuove nascite. Ogni bambino che nasce è una percentuale di CO2 nuova immessa nell’atmosfera, e bisogna fare in modo che tutto quadri. Quindi meno bambini e meno anziani.
Ma non sono triste o dispiaciuto. Farei di tutto per il bene delle nuove generazioni che verranno.
Vorrei solo fare in modo che questo mio ultimo Natale sia magico davvero. Oltre al panettone sintetizzato, avrò a disposizione anche una bottiglia di spumante che era di mio padre, ed ho conservato per tutti questi anni in attesa di un evento speciale.
Confido che la polizia locale non guardi, distratta dai loro festeggiamenti, le telecamere a riconoscimento facciale installate proprio l’altro giorno per la nostra sicurezza, e non intervenga al momento di questo mio solitario ultimo brindisi.
Buon Natale e un Felicissimo Anno Nuovo a tutti voi.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *