Emancipazioni farlocche: Evola aveva previsto tutto
Emancipazioni farlocche: Evola aveva previsto tutto

Emancipazioni farlocche: Evola aveva previsto tutto

Stiamo per parlarvi di un personaggio ritenuto taboo per la storia del nostro paese; eppure Julius Evola (1898-1974) è da considerarsi come uno dei più famosi filosofi, nonché esoterista, del 900 italiano. Ed è proprio in uno dei suoi testi, datato 1936, che Evola espone quello che ci aspettava il futuro inerente all’emancipazione. Un futuro ricolmo di falsi idoli e battaglie vuote che non avrebbe fatto altro che rendere le femministe “senza personalità, se non a imitazione di quella maschile, sì che le sue rivendicazioni mascherano una sfiducia fondamentale della donna nuova verso se stessa, l’impotenza di questa ad essere ed a valere come ciò che essa è: come donna e non come uomo.



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Lo so, stiamo per addentrarci in un argomento che farebbe resuscitare la Murgia e metterla al comando di un’armata zombie femminista, atta a distruggere le nostre dimore. Eppure God Save the Vintage è fatto così; parlare nella maniera più politicamente scorretta e libera possibile, analizzando sempre le due facce della medaglia e creando una discussione. Indi per cui, dell’armata zombie Murgiana c’è ne laviamo la verga. Detto questo, è giusto entrare nel contesto che da poco ha catturato la mia curiosità, quando nel lontano 1936 un certo Evola aveva già detto la sua su un distopico futuro femminista fuori controllo, proprio come quello che stiamo vivendo tutt’oggi.

Evola è stato filosofo, esoterista, occultista, poeta, pittore e vicino in un certo punto anche al fascismo; ma aveva anche dei difetti. Ok, ora che ci siamo sbarazzati di altri criticatori seriali e siamo rimasti in pochi ma buoni a leggere questo articolo, possiamo andare avanti ancora più leggeri. Nel 1936, in piena creazione dell’impero in Italia, il nostro Evola, che credeva (giustamente) “uomo e donna, in quanto innatamente bisessuali, elementi polarmente opposti inseriti nel binomio su cui si basa il mondo, si occupò di “rivolta contro il mondo moderno”, una delle sue opere letterarie più importanti. Ed è proprio in alcune di queste pagine che ci vogliamo soffermare, dimostrando quanto la situazione attuale, in cui un corrosivo femminismo senza principi ne valori, stia nientemeno facendo il gioco di ben altre forze, intente a lucrare e soprattutto corrodere l’identità umana.



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