Perché l’Europa attacca l’agricoltura?
L’indipendenza alimentare nazionale, che e’ di primaria importanza per uno stato sovrano, significa libertà politica e industriale.
Quindi, giustamente, i “gerarchi” dell’Unione Europea fanno l’opposto, perché e’ vero: noi non siamo più sovrani da tempo, ma non dovremo esserlo mai più.
Ma c’è altro: vi ricordo che l’attuale forma di governo è una conclamata oligarchia e in Europa, sul tema agricoltura, c’è rimasto poco o nulla spazio per discutere.
Ormai tutto e’ stato già deciso, e tornare indietro e’ praticamente impossibile.
L’inquinamento ovviamente non c’entra nulla, e la nave, che porterà in Italia i medesimi prodotti che l’Europa non vuol farci coltivare, inquina da sola quanto tutti i trattori europei messi assieme.
Il problema è un altro: vogliono la nostra terra
Ma chi la comprerà?
Ovviamente un oligarca, probabilmente statunitense, francese o tedesco.
Gli oligarchi hanno in mano la nostra energia ormai da diverso tempo, anche grazie a questo attuale governo che si riempie la bocca di sovranismo, e, inoltre, hanno in mano i media, la sanità, posseggono l’industria bellica, farmaceutica e le infrastrutture per le telecomunicazioni, ma non hanno il monopolio sull’agricoltura, anche se sulle semenze ci stanno vicino.
Gli stati sottomessi alle oligarchie come il nostro, hanno sempre governi che le favoriscono con la scusa dei mercati o dei posti di lavoro da proteggere, quindi vi lascio solo immaginare il potere che avrebbe un oligarca che controllasse anche il cibo di una nazione.
Guarda caso, chi è che si è preso la briga di studiare come produrre carne sintetica?
Un allevatore?
Un animalista?
No ovviamente.
Il primo è stato Google, un oligarca che lavora su tutto un altro settore, ma che, guarda il caso, ha investito miliardi di dollari su un settore che non gli compete.
Chissà perché gli è tanto interessato da spenderci il PIL di una piccola nazione?
(Siete proprio sicuri che il governo attuale mai farebbe passare leggi che invitino a non coltivare, e non permetterebbe mai a stati esteri di bloccare i nostri prodotti agricoli al confine?..)
Facciamo un esempio esplicito e preciso, che a molti sarà indigesto, ma e’ necessario a spiegare gli eventi: la Russia, tenuta a distanza dall’Occidente e rinchiusa di una specie di gabbia, ha faticato a sviluppare il suo enorme potenziale.
Eppure è un paese immenso, che dispone di risorse pressoché illimitate.
Ma, questo non da oggi, ha capito che il mondo sta altrove: il nuovo mondo, per la sua economia, è l’India, è la Cina, è il Pakistan, è l’Africa, è il Sud-Est Asiatico.
Sono i nuovi BRICS.
Sono più della meta’ della popolazione mondiale.
E questa parte di mondo, a sua volta, ha capito che può fare benissimo a meno dell’Occidente.
I paesi manifatturieri dell’Europa – Germania e Italia su tutti – avevano compreso, a loro volta, che il loro mercato di sbocco non era più l’Occidente, ma l’Est:, e potevano ottenere energia a basso costo dalla Russia e semilavorati a basso costo dalla Cina, quindi produrre beni ad alto valore aggiunto e venderli alle classi medie di quei paesi emergenti.
Oggi scoprono che, dopo le purghe Green e le imposizioni USA e UE, senza i semilavorati cinesi e l’energia russa, la loro industria è tagliata fuori da tutto: è completamente fuori mercato.
Non solo: Italia e Germania (come capacità produttiva) e Russia (come ponte verso i mercati asiatici) potevano diventare un “terzo polo” in grado di dialogare, alla pari, sia con gli Usa che con la Cina.
Una prospettiva che e’ stata vista come la peggiore apocalisse dal mondo anglosassone: gli Stati Uniti sarebbero stati tagliati fuori da qualsiasi gioco, perdendo ogni di capacità di proiezione sul continente eurasiatico, sul Medio Oriente e sull’Africa.
Che fare, dunque?
Lo stiamo vedendo: occupare militarmente l’Europa occidentale. Il soft power esercitato nel dopoguerra con l’iniezione di denaro, con l’infiltrazione dei governi, con la strategia della tensione, oggi si sta tramutando in controllo militare: quella che sta avvenendo è una annessione dell’Europa occidentale al cosiddetto “Occidente allargato”.
Viceversa, questo mondo sarebbe naturalmente scivolato ad Est.
Per neutralizzare tutto ciò, hanno messo in moto la macchina della guerra (e Dio non voglia che gli scappi dalle mani!) con l’obiettivo di rimettere al loro posto Russia, Cina, Iran, mondo arabo e tutti i loro alleati, e neutralizzare potenziali fiancheggiatori interni.
Sentono la situazione talmente in pugno che non tentano neanche più di dissimulare.
L’Unione Europea, ormai è chiaro, e’ una facciata democratica in rappresentanza del vero potere – quello militare – esercitato dalla Nato.
Controllo digitale, valuta digitale, decarbonizzazione/deindustrializzazione sono le armi che stanno utilizzando per stringere d’assedio, economico, i popoli d’Europa e utilizzarli come testa di ponte per contro la Russia.
Presto anche i più indottrinati si renderanno conto di essere stati trascinati in guerra.
La nota positiva e’ che tutti possono vedere come questo sistema architettato sia un fallimento, sotto tutti i punti di vista.
I nostri leader politici servono solo se stessi, oltre a tecnocrati e lobbisti non eletti.
Noi, il popolo che dovrebbero rappresentare, siamo rimasti soli.
Attraverso i media, mantenuti e sostenuti dai tecnocrati, e i lobbisti delle multinazionali, cercano di dividerci e di distoglierci dalla causa principale di tanti problemi nella società: un governo inetto e malevolo, da un sistema oligarchico, e non democratico, che ci governa.
La verità, ormai evidente, e’ che la nostra società e’ ormai formata, in maggioranza, da sonnambuli che non si accorgono della più grande rapina di asset nella storia del pianeta.
Stanno cercando di distruggere l’agroalimentare sottraendo terreni, stanno annientando l’economia vendendo imprese e alloggi, stanno sottraendo ricchezza individuale limitando i viaggi, e quindi il turismo, per possederli loro stessi o venderli al miglior offerente.
E allo stesso tempo, stanno cercando di intrappolare tutta la nostra società con il controllo di qualsiasi dato, sia attraverso i passaporti sanitari, sia attraverso il lento cammino verso le valute digitali delle banche centrali (CBDC).
È un gigantesco furto di risorse, di tutto ciò che possedevamo e controllavamo finora.
Naturalmente ripetono a pappagallo che tutto viene fatto per il nostro bene, ma resta la più grande truffa di sempre.
Dobbiamo capire, TUTTI, che la cosa che ci unisce è la crisi del costo della vita e i cattivi governi.
Ancora una volta cercano di dividerci in questo gioco da salotto messo in atto dai soliti politici scadenti, tecnocrati non eletti e media prezzolati, che si concentrano su cose sbagliate e distruggono molte delle cose buone della società, mentre milioni di persone soffrono una crisi che non permette loro alcun movimento.
Un circo pieno di clown, nani e ballerine, totalmente distaccato dal mondo reale.
Anche quest’inverno milioni di persone sono rimaste al freddo delle loro case a causa dei costi energetici, e molti perderanno il lavoro a causa delle ridicole e inutili politiche Green, che limiteranno ancora di più agricoltura e industria
Ma i nostri parassiti politici continueranno a volare su jet privati, a ospitare feste sontuose e a farsi pagare le spese di riscaldamento della seconda casa, a utilizzare auto blu.
Dobbiamo TUTTI trasformare la paura in rabbia contro di loro.
La colpa di questo pasticcio è di ogni governo e della Unione Europea, che stanzia miliardi di euro per qualsiasi conflitto ma non un centesimo per lavoro, pensioni e sanità. Anzi…
I problemi principali della nostra economia riguardano la scarsa produttività, la mancanza di una strategia manifatturiera, un’economia basata sulle importazioni, le troppe infrastrutture fatiscenti, disuguaglianza regionale e deficit commerciale.
Un declino a lungo termine sostenuto dalla UE.
Abbiamo urgentemente bisogno di un nuovo approccio politico governativo basato su infrastrutture a lungo termine e investimenti aziendali in tutte le regioni, su un’istruzione, competenze e formazione più ampie e un focus sulla produzione nazionale piuttosto che sull’importazione.
La cosa che spaventa di più qualsiasi governo è una società istruita, illuminata, consapevole e con un pensiero critico.
La nostra paura è il loro potere.
Il nostro potere è la loro paura.
“Prima o poi le persone in questo paese si renderanno conto che al governo non frega niente di loro. al governo non importa di te, dei tuoi figli, dei tuoi diritti, del tuo benessere o della tua sicurezza. Semplicemente non gliene frega niente di te.
È interessato al proprio potere.
Questa è l’unica cosa…mantenerlo ed espandersi laddove possibile”.
George Carlin
A che punto stiamo con l’Agenda
Vorrei fare il punto sull’Agenda 2030 partendo da lontano, per meglio farvi comprendere come ogni notizia che ci offre la stampa, anche la più banale, […]